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i problemi dell' impianto dentale

Complicanze dopo un intervento di implantologia dentale: un’analisi dettagliata

Complicanze dopo un intervento di implantologia dentale: un’analisi dettagliata

Complicanze dopo un intervento di implantologia dentale: un’analisi dettagliata

quando si verificano le complicanze di un impianto dentale?

L’inserimento di un impianto dentale è un intervento chirurgico che offre risultati di successo nella maggior parte dei casi. Tuttavia, possono verificarsi complicazioni che, se non gestite tempestivamente, possono causare problemi anche seri, sebbene raramente. In questo articolo, esamineremo le potenziali complicanze e i problemi a lungo termine che possono sorgere a seguito di un intervento di implantologia dentale.

si muove l'impianto dentale

Potenziali complicanze di un impianto dentale, problemi del post-intervento

Dopo l’inserimento di un impianto dentale, ci sono alcune complicanze potenziali che possono manifestarsi.
Di seguito elenchiamo le più comuni.

1. Infezione gengivale

Le infezioni gengivali possono essere una complicanza potenziale a seguito dell’inserimento di un impianto dentale. Nonostante l’alto tasso di successo dell’intervento, è importante comprendere i rischi associati e prendere le precauzioni necessarie per evitarli.

Le infezioni gengivali, se non trattate adeguatamente, possono portare a problemi seri. È fondamentale seguire scrupolosamente le istruzioni del dentista riguardo alle cure post-operatorie e all’igiene orale. La pulizia accurata e regolare dell’area intorno all’impianto è essenziale per prevenire l’insorgenza di infezioni.

Nel caso in cui si sviluppi un’infezione gengivale, il trattamento dipenderà dalla gravità e dalla posizione dell’infezione stessa. Potrebbe essere necessario somministrare antibiotici per combattere l’infezione o eseguire un innesto di tessuto molle per favorire la guarigione. In casi più gravi, potrebbe essere necessario rimuovere il tessuto osseo infetto o persino l’impianto stesso.

È importante prestare attenzione ai segni di infezione gengivale, come gonfiore, arrossamento o sensibilità dell’area circostante l’impianto. Se si manifestano sintomi di infezione, è consigliabile contattare tempestivamente il dentista per una valutazione e un trattamento appropriati.

Prevenire le infezioni gengivali richiede una cura costante dell’igiene orale. Spazzolare accuratamente i denti e l’impianto dentale dopo ogni pasto, utilizzare il filo interdentale e sciacquare con un collutorio antimicrobico consigliato dal dentista sono pratiche essenziali per mantenere la salute delle gengive.

2. Recessione gengivale

La recessione gengivale è un problema che può verificarsi a seguito dell’inserimento di un impianto dentale. Nonostante l’impianto stesso abbia successo nel ripristinare la funzione e l’estetica dei denti mancanti, in alcuni rari casi il tessuto gengivale circostante può iniziare a ritirarsi, causando infiammazione e dolore. Queste indicazioni, sono valide in genere per gli impianti già inseriti e “caricati” con denti sopra ma non nel post operatorio perchè invece è normale.

La recessione gengivale può essere causata da diversi fattori, tra cui una scarsa igiene orale, una tecnica di inserimento dell’impianto inappropriata o una predisposizione genetica. È importante riconoscere precocemente i segni di recessione gengivale, come la visibilità delle radici dei denti, sensibilità al freddo o al caldo e infiammazione delle gengive.

La gestione adeguata della recessione gengivale è essenziale per prevenire complicazioni ulteriori. È consigliabile consultare il proprio dentista se si notano segni di recessione gengivale dopo l’inserimento dell’impianto. Il dentista valuterà la situazione e consiglierà il trattamento appropriato.

Esistono diverse opzioni di trattamento per la recessione gengivale. In alcuni casi, è possibile adottare misure conservative come una migliore igiene orale, l’uso di spazzolini da denti a setole morbide e la correzione della tecnica di spazzolamento. In situazioni più avanzate, potrebbe essere necessario ricorrere a interventi chirurgici, come il trapianto di gengiva o la rigenerazione dei tessuti gengivali.

3. Impianto allentato

Un problema che può verificarsi dopo l’inserimento di un impianto dentale è il suo allentamento. Nelle prime settimane dopo l’intervento, l’impianto dentale dovrebbe fondersi con l’osso mascellare in un processo chiamato osteointegrazione, che è fondamentale per il successo a lungo termine dell’impianto.  

Se non si è stabilizzato ed è allentato va rimosso. Non c’è possibilità di stabilizzarlo con interventi chirurgici. Diverso è se presente già sopra la corona, potrebbe essersi solo allentata la vitina che tiene stretto il dente all’impianto e quindi va semplicemente stretta.

Tuttavia, in alcuni casi, l’impianto potrebbe non stabilizzarsi correttamente o potrebbe allentarsi nel tempo. Ciò potrebbe essere causato da vari fattori, come un’osteointegrazione incompleta, una masticazione eccessiva o una forza eccessiva applicata sull’impianto.

Quando si verifica l’allentamento dell’impianto, è importante contattare immediatamente il proprio dentista per una valutazione. Il dentista esaminerà l’impianto e determinerà la causa dell’allentamento. In alcuni casi, potrebbe essere necessario rimuovere l’impianto e valutare altre opzioni di trattamento.

Il recupero di un impianto dentale allentato dipenderà dalla gravità della situazione.  In alcuni casi, potrebbe essere necessario rimuovere completamente l’impianto e valutare alternative come un nuovo impianto o protesi dentali.

Per prevenire l’allentamento dell’impianto dentale, è importante seguire attentamente le istruzioni del dentista dopo l’intervento. Queste includono una corretta igiene orale, evitare di masticare cibi duri o appiccicosi, evitare di applicare eccessiva pressione sull’impianto e programmare visite di controllo regolari per monitorare la stabilità e la salute dell’impianto.

In conclusione, l’allentamento dell’impianto dentale può verificarsi come una complicanza dopo l’inserimento. È fondamentale contattare il proprio dentista se si sospetta che l’impianto si sia allentato. Solo un professionista può valutare la situazione e consigliare il trattamento appropriato per ripristinare la stabilità dell’impianto e garantire un risultato a lungo termine di successo.

4. Danni ai nervi o ai tessuti

I danni ai nervi o ai tessuti sono un possibile problema che può verificarsi a seguito dell’inserimento di un impianto dentale. Se l’impianto viene posizionato erroneamente vicino a un nervo o se c’è un trauma durante l’intervento, possono manifestarsi problemi come intorpidimento, formicolio o dolore a lungo termine.

È fondamentale segnalare immediatamente qualsiasi sintomo di danni ai nervi o ai tessuti al proprio dentista. Questi sintomi potrebbero indicare la presenza di una lesione nervosa o di un danno ai tessuti circostanti. Il dentista effettuerà una valutazione completa e determinerà il trattamento adeguato.

Il trattamento dei danni ai nervi o ai tessuti può variare a seconda della gravità del danno. In alcuni casi lievi, il recupero può verificarsi spontaneamente nel corso del tempo. Tuttavia, in situazioni più gravi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico o altre terapie per riparare o alleviare i danni ai nervi o ai tessuti.

Per prevenire i danni ai nervi o ai tessuti durante l’inserimento di un impianto dentale, è fondamentale affidarsi a un dentista esperto e qualificato. Un’accurata pianificazione dell’intervento, l’utilizzo di tecniche chirurgiche appropriate e la conoscenza precisa dell’anatomia orale sono importanti per ridurre al minimo il rischio di danni ai nervi o ai tessuti.

Quali sono i problemi a lungo termine con un impianto dentale?

Perimplantite

La perimplantite è una malattia gengivale che provoca la perdita dell’osso che sostiene l’impianto. Si sviluppa a causa di un’infiammazione cronica nella zona dell’impianto. La perimplantite rappresenta uno dei problemi più gravi che possono verificarsi dopo l’inserimento di un impianto dentale. Tuttavia, grazie all’esperienza degli specialisti e a una corretta igiene orale, la perimplantite può essere completamente evitata o curata. Se non viene trattata in modo tempestivo ed adeguato, la perimplantite può diventare un problema di salute serio e costoso. (Nel abbiamo parlato qui se desideri approfondire)

Rigetto di un impianto dentale

La percentuale di rigetto di un impianto dentale è estremamente bassa, ma esiste una rara possibilità che si verifichi. Per questo motivo, i ricercatori continuano a studiare i rischi associati all’uso di impianti dentali in titanio o altri metalli. Alcune persone possono avere una rara sensibilità ai metalli che porta il loro corpo a rifiutare gli impianti metallici. Gli esperti raccomandano pertanto che i pazienti sottopongano a test di sensibilità ai metalli prima di ricevere gli impianti dentali.

Conclusioni sulle complicanze di un impianto dentale

L’inserimento di un impianto dentale offre molti benefici, ma è importante essere consapevoli delle possibili complicanze che possono verificarsi.
Monitorare attentamente la salute dell’impianto dentale e adottare una corretta igiene orale possono contribuire a ridurre il rischio di problemi a breve e lungo termine. In caso di qualsiasi segnale di complicazioni, è fondamentale consultare il proprio dentista per una valutazione e un trattamento adeguati.

Per tutti questi motivi è importantissimo affidarsi a uno studio dentistico specializzato in impianti dentali ed evitare di correre rischi post intervento e nel lungo periodo. 

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